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La straordinaria caratteristica della pittura di Giuseppe Fucsia è il suo porsi come una sorta di scavo sulla luce. Colori e figurazioni apparentemente magmatici – come nella grotta di Lascaux – vengono solcati la linee di buio – o, se più vi piace, di vuoto – che determinano confini e addensamenti che, diventano contrasto e lotta per affermarsi come forme percepibili – umane, animali, architettoniche, paesaggistiche -.
In fondo, il succo del Romanticismo fu l’emergere di un contenuto straripante, che articolava e rendeva vivo il nitore marmoreo di certo neoclassicismo.
Rocambole Garufi
